L’Istituto sviluppa diagnostiche innovative per lo studio del bene culturale a fini conservativi ed a fini archeometrici. Esempi sono i sensori di riflettana fibre ottiche in grado di determinare quale pigmento è stato usato in ognipunto di un dipinto.
Altre fibre ottiche possono essere trattate per inserirereticoli periodici (Bragg) diventando sensori di tensioni o compressioni di elementi strutturali.
Il problema di controllare la formazione di condensa in manufatti artistici e architettonici è stato risolto con un sensore a fibraottica testato nel progetto SENSORGAN.
Oltre ad analisi puntuali IFAC ha sviluppato uno strumento per la spettroscopia ad immagini nel visibile e nell’infrarosso, sia in riflettanza diffusa sia in fluorescenza. Lo strumentottiene informazioni sulla composizione dei pigmenti e sugli strati pittorici penetrati dalla radiazione infrarossa, recentemente estesa anche ai THz.
Le indagini effettuate si stanno estendendo con il progetto POP ART ai manufatti dell’arte contemporanea. In ambito archeometrico IFAC presiede attualmente l’Associazione Italiana di Archeometria.
In questo settore IFAC propone studi anche con tecniche laser, XRF e neutroniche.
Nel progetto AUTHENTICO IFAC utilizza una diagnostica LIPS in cui un impulso laser induce una emissione luminosa di plasma dal manufatto, che viene analizzata nelle sue componenti spettroscopiche per determinare metodi oggettivi di autentica.
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